giovedì 21 novembre 2013

La Croce rossa mormora «Siamo penalizzati»

Il ruolo dell´automedica accende la discussione in Valtrompia. A prendere la parola è questa volta il comitato di Gardone Val Trompia della Croce rossa italiana presieduto da Marino Appodia, che conta 140 volontari. «Secondo quanto comunicatoci da Areu - ha spiegato Appodia - a novembre del 2011, l´automedica avrebbe dovuto trovar casa a Gardone e la combinazione doveva essere l´autoambulanza affiancata dall´automedica. Questo avrebbe portato ad avere l´automedica con a bordo il medico, l´infermiere e un autista soccorritore fornito da un´associazione del territorio e l´ambulanza con a bordo un autista soccorritore e un soccorritore».
«Il cambio di direzione alla fine del 2011 con il ritorno dell´automedica a Lumezzane - ha proseguito Appodia - ha però comportato problemi nel senso che il turno diurno è rimasto a due persone e quello notturno a tre. Gli equipaggi diurni, mal tollerano di fare il turno a due, soprattutto se i volontari sono entrambe donne per ovvie questioni logistiche». La Croce rossa si è allora fatta carico dell´uscita di una terza persona, con un aggravio dei costi mentre i «finanziamenti pubblici - ha precisato Appodia - sono sempre quelli».L.P. bresciaoggi

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