Tra le tante componenti di un degrado sociale sempre più serio e
manifesto c´è anche il vandalismo, che è appena tornato in scena a
Lumezzane facendo imbufalire i residenti del Villaggio Gnutti. Purtroppo
la storia (soprattutto quella triste) si ripete. Perchè se è vero che
dalla Valgobbia scappano le realtà produttive, è altrettanto vero che
qualche imbecille resta molto affezionato al territorio.
L´ultimo
caso si è verificato sabato notte quando «ignoti» (le virgolette non
sono a caso) hanno deliberatamente svuotato 12 estintori del parcheggio
pubblico realizzato dall´amministrazione comunale sotto il campo da
calcio. Il tutto a pochi metri dalle fatiche inaugurate prima
dell´estate da alcuni volontari: un parchetto a disposizione della
comunità con zona giochi, panchine e tavoli per il pic nic. Insomma, se
qualcuno costruisce c´è anche chi fa di tutto per distruggere. Perchè
annoiati, perchè stanchi della monotonia, o semplicemente perchè
prendono con estrema leggerezza il significato di comportamenti che poi
non vengono puniti, nemmeno dalle famiglie.
«Abbiamo lavorato tanto
per migliorare il nostro quartiere, per renderlo a misura di bambino e
anziano - raccontano alcuni volontari -. Poi ti alzi una mattina e trovi
un intero parcheggio imbrattato da polvere bianca, auto sporche e
estintori vuoti lasciati sui pavimento. Siamo amareggiati. Purtroppo non
abbiamo visto nulla, ma i dubbi ci sono. E ci chiediamo come possano
essere solo nostri e non dei rispettivi genitori». Insomma, se il paese è
piccolo e la gente mormora, nel quartiere del Villaggio Gnutti la gente
urla di rabbia. Domenica mattina sono state fatte le segnalazioni alle
autorità, ma nel frattempo il parcheggio coperto è rimasto inagibile a
causa dei 12 estintori fuori uso sui 20 previsti dalle normative di
sicurezza.
Dopo l´estate i soliti «ignoti» (anche qui le virgolette
non sono a caso) si erano divertiti a imbrattare alcuni furgoni di una
coop sociale e delle vetrine: i proprietari non avevano voluto dare
risalto al caso per non dare troppa importanza alla stupidità, ma gli
atti vandalici non si sono fermati, e forse è il caso di cambiare
strategia. M.BEN. bresciaoggi
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