È una vetrina romana di grande prestigio quella che ospita in queste ore
anche una delegazione dell´Istituto «Moretti» di Lumezzane. La quinta
Ipsia della struttura, sezione distaccata del «Primo Levi» di Sarezzo,
rappresenta fino a domenica entrambe le cittadine valligiane alla
rassegna «Maker faire» dedicata all´artigianato digitale e alle start
up.
Nella capitale, che ospita l´evento per la prima volta dopo
tante edizioni a New York, ci sono l´insegnante di Tecnologia meccanica e
Laboratorio Vincenzo Antedoro e due studenti, Davide Boselli e Stephen
Asamoah. La loro classe aveva partecipato a una sorta di test di
preparazione dopo il quale l´organizzazione ha deciso di invitare il
gruppo a esporre i propri progetti nel campo tecnologico: un invito che
comprensibilmente ha entusiasmato i diretti interessati.
Per motivi
di spazio però, visto che la comitiva ha raggiunto Roma in treno, nello
stand allestito in fiera i valgobbini hanno presentato solo due dei
prototipi che gli studenti hanno realizzato negli ultimi anni durante le
lezioni. Si tratta del braccio robotico costruito lo scorso anno
scolastico, e che è stato al centro della tesina agli esami di maturità,
e della mini turbina Pelton costruita nel 2009-10.
Nell´elenco
generale dei prototipi costruiti dai ragazzi ci sono anche il pannello
solare termico messo a punto nel 2007-08 e la mini turbina eolica
realizzata due anni dopo e montata sul colle San Bernardo per
verificarne il funzionamento. La giornata di ieri è stata dedicata
all´allestimento dello stand e al convegno «How to reMake the World»
(Come rifare il mondo) con esperti del settore e curatori della
rassegna.
Oggi invece ci saranno le visite delle scuole e la
possibilità per il gruppo valgobbino di mettersi in contatto con altre
realtà; come l´istituto di Novara che collabora nella sperimentazione
della didattica del fare. Infine, domani è prevista una gara di robot
soccer, ma l´apertura al pubblico della manifestazione capitolina
proseguirà dicevamo fino a domenica. F.Z. bresciaoggi
Nessun commento:
Posta un commento