martedì 29 ottobre 2013

Emergenze sullo smartphone La Protezione civile è in rete


Da ieri la Comunità montana della Valtrompia, capofila del Servizio associato di protezione Civile per tutti i comuni collegati, vanta un primato nazionale: i possessori di uno smartphone possono utilizzare l´app store e cliccare «LibraRisk» per entrare nel vivo dei 18 piani di emergenza dei municipi verificando contenuti, indicazioni dei luoghi a rischio e disposizioni in caso di allarme. Non solo: iscrivendosi al servizio sempre attraverso il telefono intelligente sarà possibile ricevere gratuitamente le segnalazioni di allerta estendendole alle rispettive famiglie. 
Detto che il servizio funziona (ne è stata data dimostrazione concreta ieri nella sede di Gardone dell´ente), lo stesso rispondere a una domanda ovvia: «Cosa succede se...?» E chi non ha uno smartphone? Per fine anno tutti i piani saranno caricati e disponibili sul portale della Comunità, e il problema vero sarà in realtà quello dell´aggiornamento continuo dei dati dei «volumi» di cui ogni comune è «editore», essenziale per l´operatività in caso di calamità. 
La Comunità si candida a fare da centrale per tutti, ricevendo dagli uffici municipali i dati e caricandoli sul LibraDisk. 
Quella presentata è l´evoluzione del Piano di emergenza intercomunale già finito in vetrina a Gardone, e dopo l´introduzione del presidente Bruno Bettinsoli con l´assessore delegato Mauro Sigurtà, la parola è passata ai tecnici. Si è partiti illustrando il contenuto tipo dei singoli piani consegnati ai comuni dopo un lungo lavoro di attualizzazione ed è stato subito possibile verificare un pregio: essenzialità e leggibilità sia nelle schede di presentazione generale, con l´indicazione dei soggetti coinvolti, dei recapiti telefonici e delle possibili conseguenze a livello comunale di eventuali calamità, sia a livello delle cartografie. 
Sono stati individuati e sviluppati 74 scenari (si va dai 13 di Sarezzo a quello singolo di Marmentino) in aree individuate tenendo conto di rischi per popolazione, strutture produttive e reti tecnologiche col metro dei gradi di rischio: dall´allarme all´emergenza più grave; terremoti compresi. E naturalmente sono state indicate le possibili vie di fuga e la viabilità d´emergenza da garantire, i luoghi strategici e le aree di ammassamento e ricovero. Insomma: una messe di dati utili con i quali ogni cittadino si sentirà decisamente informato. Il primo passo per sapere cosa fare trovandosi in un luogo preciso censito e indicato.  BRESCIAOGGI -

Edmondo Bertussi

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