È una occasione di conoscenza e
riflessione davvero speciale quella che verrà offerta dal mini «tour»
nell´Unità pastorale del Savallese (dal 6 all´11 aprile) di don Aniello
Manganello, il prete scomodo di Scampia. Arriverà sabato, e alle 18 sarà
a Lumezzane
San Sebastiano a celebrare la messa. «Poi - spiega Pasquale Abatti,
portavoce del gruppo organizzatore - domenica alle 11 sarà a Mura Pieve,
nella parrocchiale di Santa Maria Assunta per la messa, e nel
pomeriggio passerà a Casto, in Sant´Antonio, dove alle
15 darà una testimonianza dei suoi 16 anni vissuti nel rione di
Napoli».
Il percorso proseguirà poi lunedì dalle 8.30 nella scuola media «Silvio
Moretti» di Casto per un incontro con i ragazzi, seguito alle 10.30 dal
faccia a faccia con gli studenti della «Glisenti» di Vestone. E la sera
sarà in oratorio a Vestone per parlare con
tutti. Martedì la visita di don Aniello proseguirà nel Polivalente, e
mercoledì 10 alle 20.30 a Lumezzane con la serata voluta
dall´«Associazione 139» per presentare «Gesù è più forte della camorra»,
il libro scritto con don Andrea Manzi i cui proventi vanno
in beneficenza al Centro «Don Guanella» di Napoli. Nell´opera il
religioso racconta i 16 anni passati a Scampia sottraendo i giovani alla
camorra e rifiutandosi di dare la comunione ai camorristi e di
battezzare i loro figli, scatenando la rabbia dei mafiosi
ma anche quella della chiesa napoletana che, dice, «è molto più
sensibile agli equilibri di potere, alle relazioni diplomatiche con
politici spesso compromessi, che alla effettiva vicinanza alla
gente».M.PAS. bresciaoggi
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