martedì 2 aprile 2013

Preti scomodi, don Aniello racconta la «sua» Scampia

È una occasione di conoscenza e riflessione davvero speciale quella che verrà offerta dal mini «tour» nell´Unità pastorale del Savallese (dal 6 all´11 aprile) di don Aniello Manganello, il prete scomodo di Scampia. Arriverà sabato, e alle 18 sarà a Lumezzane San Sebastiano a celebrare la messa. «Poi - spiega Pasquale Abatti, portavoce del gruppo organizzatore - domenica alle 11 sarà a Mura Pieve, nella parrocchiale di Santa Maria Assunta per la messa, e nel pomeriggio passerà a Casto, in Sant´Antonio, dove alle 15 darà una testimonianza dei suoi 16 anni vissuti nel rione di Napoli». 
Il percorso proseguirà poi lunedì dalle 8.30 nella scuola media «Silvio Moretti» di Casto per un incontro con i ragazzi, seguito alle 10.30 dal faccia a faccia con gli studenti della «Glisenti» di Vestone. E la sera sarà in oratorio a Vestone per parlare con tutti. Martedì la visita di don Aniello proseguirà nel Polivalente, e mercoledì 10 alle 20.30 a Lumezzane con la serata voluta dall´«Associazione 139» per presentare «Gesù è più forte della camorra», il libro scritto con don Andrea Manzi i cui proventi vanno in beneficenza al Centro «Don Guanella» di Napoli. Nell´opera il religioso racconta i 16 anni passati a Scampia sottraendo i giovani alla camorra e rifiutandosi di dare la comunione ai camorristi e di battezzare i loro figli, scatenando la rabbia dei mafiosi ma anche quella della chiesa napoletana che, dice, «è molto più sensibile agli equilibri di potere, alle relazioni diplomatiche con politici spesso compromessi, che alla effettiva vicinanza alla gente».M.PAS.  bresciaoggi

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