«Lumezzane non è una ridente
località termale, ma non si è nemmeno trasformata in Chernobyl». Così il
gruppo facebook «Generazione Lumezzanese» ha divulgato la relazione sui
dati - richiesti e ottenuti dall´Asl - in merito ai tassi di mortalità e
all´incidenza
delle patologie cardiovascolari e respiratorie nel Comune di Lumezzane.
NEI GIORNI SCORSI è stato infatti organizzato un incontro, in cui
l´epidemiologo Michele Magoni ha illustrato i dati che i lumezzanesi
esigevano. I dubbi sollevati dai «Giellini» riguardavano principalmente
le percentuali e i tassi di mortalità di alcune patologie,
significativamente più alti a Lumezzane rispetto al resto dell´Asl.
Durante la riunione l´esperto ha spiegato che l´inquinamento
atmosferico, come assicurato da vari studi internazionali, influisce
soltanto per il 5 per cento come causa scatenante di tumori
o causa che agisce «collateralmente» ad altre.
Per citare alcuni numeri che hanno fatto scaturire le domande del gruppo
«Gl», si possono prendere come esempio quelli confrontati con le
statistiche nazionali. Per gli uomini i risultati riportano un eccesso
di mortalità per tutte le cause (+6%), determinato
in gran parte dall´alto numero di tumori che hanno un esito tragico
(+25%).
IL TUMORE DEL FEGATO è quello che mostra le cifre peggiori (+135%); per
questo tipo di patologia, tutto il territorio dell´Asl presenta tassi di
incidenza superiori rispetto al Paese. Percentuali alte per i tumori di
bronchi e polmoni (+31%), per le malattie
epatiche (+58%) e per la polmonite. Si nota però una minore mortalità
causata dal diabete (-64%).
Per le donne si registrano livelli di mortalità - per ogni tipo di causa
- simili alle medie italiane, con una mortalità più elevata per i
tumori (+12%). Anche qui si notano tassi più alti per il tumore al
fegato (+120%) , per le malattie epatiche (+81%) e
per problemi ischemici del cuore.
Magoni ha però ribadito che l´interpretazione di questi dati deve
escludere come causa scatenante l´inquinamento atmosferico, perché i
bambini, che sono molto esposti alle patologie respiratorie, non sono
coinvolti da queste percentuali: i rarissimi casi non
rientrano nelle statistiche.
Per gli adulti, invece, questi tipi di tumori si sono sviluppati per
inalazione di sostanze nocive durante la carriera professionale,
respirate anche vent´anni fa, oppure sono stati originati dal fumo o da
altre cause.
Per quanto riguarda i tumori del fegato, le cause derivano
prevalentemente da epatite alcolica e virus dell´epatite B e C. Per le
patologie all´apparato cardio-circolatorio, le cause scatenanti sono
principalmente lo stile vita, il tabagismo, l´abuso di alcol,
la sedentarietà, l´assenza di un´alimentazione sana, i fattori
psicologici e in piccolissima parte anche l´inquinamento.
LA PERCENTUALE d´incidenza dell´ambiente circostante nello sviluppo di
patologie, anche quelle tumorali, è del cinque o dieci per cento: per
questo il progetto Asl «Salute in Comune», che mira ad analizzare in via
prioritaria gli stili di vita della popolazione,
per poi studiare azioni specifiche di intervento, servirà a
sensibilizzare i cittadini, affinché migliorino le proprie abitudini. M.Ben bresciaoggi
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