lunedì 8 aprile 2013

Fabbriche e sigarette, impennata dei tumori

«Lumezzane non è una ridente località termale, ma non si è nemmeno trasformata in Chernobyl». Così il gruppo facebook «Generazione Lumezzanese» ha divulgato la relazione sui dati - richiesti e ottenuti dall´Asl - in merito ai tassi di mortalità e all´incidenza delle patologie cardiovascolari e respiratorie nel Comune di Lumezzane. 
NEI GIORNI SCORSI è stato infatti organizzato un incontro, in cui l´epidemiologo Michele Magoni ha illustrato i dati che i lumezzanesi esigevano. I dubbi sollevati dai «Giellini» riguardavano principalmente le percentuali e i tassi di mortalità di alcune patologie, significativamente più alti a Lumezzane rispetto al resto dell´Asl. Durante la riunione l´esperto ha spiegato che l´inquinamento atmosferico, come assicurato da vari studi internazionali, influisce soltanto per il 5 per cento come causa scatenante di tumori o causa che agisce «collateralmente» ad altre. 
Per citare alcuni numeri che hanno fatto scaturire le domande del gruppo «Gl», si possono prendere come esempio quelli confrontati con le statistiche nazionali. Per gli uomini i risultati riportano un eccesso di mortalità per tutte le cause (+6%), determinato in gran parte dall´alto numero di tumori che hanno un esito tragico (+25%). 
IL TUMORE DEL FEGATO è quello che mostra le cifre peggiori (+135%); per questo tipo di patologia, tutto il territorio dell´Asl presenta tassi di incidenza superiori rispetto al Paese. Percentuali alte per i tumori di bronchi e polmoni (+31%), per le malattie epatiche (+58%) e per la polmonite. Si nota però una minore mortalità causata dal diabete (-64%). 
Per le donne si registrano livelli di mortalità - per ogni tipo di causa - simili alle medie italiane, con una mortalità più elevata per i tumori (+12%). Anche qui si notano tassi più alti per il tumore al fegato (+120%) , per le malattie epatiche (+81%) e per problemi ischemici del cuore. 
Magoni ha però ribadito che l´interpretazione di questi dati deve escludere come causa scatenante l´inquinamento atmosferico, perché i bambini, che sono molto esposti alle patologie respiratorie, non sono coinvolti da queste percentuali: i rarissimi casi non rientrano nelle statistiche. 
Per gli adulti, invece, questi tipi di tumori si sono sviluppati per inalazione di sostanze nocive durante la carriera professionale, respirate anche vent´anni fa, oppure sono stati originati dal fumo o da altre cause. 
Per quanto riguarda i tumori del fegato, le cause derivano prevalentemente da epatite alcolica e virus dell´epatite B e C. Per le patologie all´apparato cardio-circolatorio, le cause scatenanti sono principalmente lo stile vita, il tabagismo, l´abuso di alcol, la sedentarietà, l´assenza di un´alimentazione sana, i fattori psicologici e in piccolissima parte anche l´inquinamento. 
LA PERCENTUALE d´incidenza dell´ambiente circostante nello sviluppo di patologie, anche quelle tumorali, è del cinque o dieci per cento: per questo il progetto Asl «Salute in Comune», che mira ad analizzare in via prioritaria gli stili di vita della popolazione, per poi studiare azioni specifiche di intervento, servirà a sensibilizzare i cittadini, affinché migliorino le proprie abitudini. M.Ben  bresciaoggi

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