La tranquillità di via Roma, la
strada che attraversa uno tra i più vecchi quartieri di Lumezzane, è
stata scossa domenica notte da due forti botti. Verso l´una e mezza i
proprietari di un immobile si sono svegliati di soprassalto per quelli
che inizialmente
sono sembrati due colpi d´arma da fuoco: sulla vetrina del call center
al piano terra sono comparsi due fori di grandi dimensioni.
Lungo lo stretto vicolo a senso unico, si affacciano numerose finestre e
i rumori rimbombano pesantemente, tanto che in molti hanno sentito il
botto del vetro frantumato. Il proprietario del negozio, che abita al
piano superiore, è immediatamente uscito sul
terrazzo, ma non è riuscito a vedere nessuno. Davanti al call center,
gestito da un giovane parente di Hina Saleem, la ragazza pachistana di
20 anni sgozzata e sepolta nell´orto di famiglia a Sarezzo nel 2006,
erano parcheggiate due auto che non hanno riportato
danni.
SULLA VETRINA sono però ben visibili i due grossi fori. Via Roma è stata
chiusa al traffico per permettere ai carabinieri della Scientifica di
effettuare i rilievi. Nessuno è potuto entrare prima dell´arrivo dei
militari, che hanno però escluso l´ipotesi dell´arma
da fuoco: si studia l´ipotesi del lancio di sassi o biglie d´acciaio.
La notizia ha fatto presto il giro del paese. Anche su facebook ci si
interroga per capire i motivi di questo gesto: «È un atto vandalico, un´
intimidazione o un regolamento di conti?» si legge sulla pagina di
«Generazione Lumezzanese», dove ieri c´erano un´ottantina
di commenti. marco ben. bresciaoggi
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