giovedì 4 aprile 2013

Asili: bilanci e iscrizioni in crisi ma il Comune «salva» le rette

Bilanci pericolanti e alunni in calo: il Comune decide così di «soccorrere» gli asili. L´aiuto è concreto: si tratta di 304 mila euro per sostenere la didattica e per evitare l´aumento delle rette mensili nei sei istituti. Ma per il futuro si pensa a nuove fondazioni o «fusioni».
La questione delle scuole materne private è tornata dunque al centro dell´attenzione del dibattito sull´offerta scolastica di Lumezzane. Del tema si parla con preoccupazione da alcuni anni, un «allarme» giustificato dal fatto che i sei istituti paritari, complice la crisi economica, presentano bilanci nient´affatto rosei. Bilanci ripianati, quando possibile, da alcuni benefattori o dalle parrocchie, che però stanno soffrendo per la difficile congiuntura economica.
A QUESTO SCENARIO di ristrettezze si aggiunge poi il calo degli alunni, già messo in preventivo anche per l´anno prossimo, considerate le pre-iscrizioni. Questo calo farebbe mancare la quota necessaria di nuovi ingressi e indurrebbe le scuole ad aumentare le rette, per garantire i servizi. Per scongiurare questa ipotesi, visto che i bambini iscritti in questi istituti sono oltre 500, il Comune è intervenuto prevedendo un pacchetto di contributi di 304 mila euro per scuole e famiglie, nell´ambito di una convenzione stipulata in giunta il 12 marzo scorso dalla responsabile dell´area Istruzione, Laura Staffoni, e dai rappresentanti delle varie scuole. 
I sei asili sono il «Teresa Fiorini» di Valle, il «Sant´Antonio da Padova» di Gazzolo, il «San Giovanni Battista» di Pieve, il «Tersilla Bonomi» di Faidana, il «Santa Gianna Beretta Molla» di Sant´Apollonio e il «Vito Bruno Gnutti» del Villaggio Gnutti. 
Ciascuna delle 23 sezioni che formano gli asili riceverà un aiuto di 7.230 euro per la didattica e le attività formative, come prevede anche il piano di diritto allo studio valgobbino. L´aiuto verrà erogato immediatamente: l´assessore all´Istruzione Lucio Facchinetti conferma che sarà stanziato già la prossima settimana, senza aspettare settembre. 
Sul fronte del pagamento delle rette, il sostegno economico alle famiglie è passato da 90mila a circa 138 mila euro, per coprire il rischio di un aumento delle rette mensili (nelle paritarie si va dai 15 ai 185 euro, in base all´Isee, mentre nelle statali si va dai 15 ai 155 euro). In ogni caso si tratta di un intervento tampone, perché si stanno studiando altre soluzioni che bilancino calo degli iscritti ed esigenza di mantenere i servizi. L´assessore, pur rispettando l´autonomia degli istituti, vuole contrastare l´ipotesi della chiusura: si prospetta così la possibilità di trasferire la gestione dalle parrocchie ad apposite Fondazioni. Oppure che gli istituti condividano i servizi, lasciando invariate le sedi. BRESCIAOGGI. f.z.

Nessun commento:

Posta un commento