lunedì 25 febbraio 2013

Donatori al voto L´Avis va al rilancio con grandi numeri

Al termine di quattro anni di lavoro duro e di grandi risultati, la sezione Avis di Lumezzane ha rinnovato il proprio direttivo. L´assemblea si è tenuta nella Rsa «Le Rondini», e in quella occasione il Presidente uscente ha ringraziato tutti i collaboratori e gli avisini per la disponibilità garantita durante il suo primo mandato. 
«Questi 4 anni mi hanno regalato grandi soddisfazioni e un arricchimento personale - ha assicurato Diego Mauro Danesi -, e sono certo che il nuovo direttivo saprà individuare e sviluppare nuovi progetti e garantire un buon risultato al lavoro che si dovrà affrontare. Nella società odierna, nella quale i principi vengono messi da parte, il valore del dono del sangue è il punto più alto di altruismo, ed è per questo che bisogna instillare nelle nuove generazioni l´importanza di questo gesto». 
Il gruppo conta 414 donatori effettivi, e nel 2012 ha registrato un totale di 650 donazioni, 100 delle quali sono state effettuate nel centro di raccolta provinciale. E il trend in aumento è sempre garantito dai nuovi avisini che garantiscono un buon ricambio. In questi anni i volontari hanno partecipato a varie iniziative rivolgendosi a un gruppo prevalentemente adulto, ma con un occhio sempre rivolto al futuro. Infatti da tre anni, in collaborazione con l´Avis provinciale, è stata attivata la promozione della donazione nelle scuole. 
«Abbiamo coinvolti numerosi studenti, dalle elementari alle superiori, riscuotendo consensi e buoni risultati in termini di partecipazione», ha ricordato Danesi. A sottolineare che l´integrazione passa anche attraverso la solidarietà c´è poi un numero sempre crescente di volontari di origine straniera. Infine, il presidente ha spiegato che le normative in materia di raccolta del sangue prevedono ormai l´utilizzo esclusivo di locali ad hoc, e che per questo si sta valutando di realizzare un punto di raccolta di tutta la valle: «Abbiamo escluso l´ipotesi di ristrutturare la vecchia scuola di Inzino, e valuteremo proposte lungo la media valle per manterci vicino all´ospedale di Gardone». M.BEN.  Bresciaoggi

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