lunedì 29 ottobre 2012

La salute del Mella? 15 anni di prognosi

L´Unione europea ha imposto ai Paesi membri l´impegno a portare a condizioni accettabili la situazione di tutti i fiumi a partire dal 2015; ma vista la drammatica situazione del Mella (e non solo), la Regione Lombardia ha già chiesto a Bruxelles una proroga gigantesca, fino al 2027. Questa è una delle novità emerse durante l´incontro organizzato venerdì sera a Villa Carcina dal gruppo consiliare di minoranza «Crescere insieme».
«Negli ultimi 10 anni la situazione non è mai migliorata - ha esordito Eleonora Gozio dell´Arpa -: il Progetto fiumi va avanti, ma se non si attacca il male alla radice il problema non si potrà mai risolvere». La funzionaria dell´Agenzia regionale per la protezione dell´ambiente si riferisce ai numerosi scarichi industriali che insieme a quelli domestici hanno trasformato il corso d´acqua in una fogna.
Durante la serata è stato anche nuovamente affrontato il discorso delle operazioni investigative: «I sensori installati lungo il Gobbia ci segnalano la presenza di sostanze inquinanti - continua Gozio -, ma poi è difficile, se non impossibile, riuscire a risalire a chi ha commesso il reato. Ogni anno finiscono nel fiume circa 40 tonnellate di nichel, rame, zinco e cromo e sono certa che nel 2027 non saranno raggiunti gli obiettivi richiesti, ma confido in qualche miglioria».
Marino Ruzzenetti, storico dell´ambiente, ha puntato invece sulla coscienza dei cittadini: «I bresciani devono riscoprire il valore di questo bene - ha affermato -. Molti di noi ricordano quando 50 anni fa il corso dell´acqua ospitava numerosi bagnanti e parecchi pesci, e la popolazione dovrebbe capire che l´acqua dolce è un bene prezioso, non una fonte inesauribile».
Il dibattito si è poi spostato sul depuratore e Diego Toscani, presidente dell´Azienda servizi Valtrompia, ha descritto il futuro impianto in galleria al Dosso Boscone, tra Concesio e Collebeato: entro fine anno sarà pronto lo studio di fattibilità e si conosceranno i costi. Infine, il sindaco Gianmaria Giraudini si è esposto senza mezzi termini: «Faremo il depuratore. Voglio essere ricordato, insieme agli altri sindaci e al presidente della Comunità montana, come uno degli amministratori che ha ridato dignità al Mella». Marco Ben. bresciaoggi 28/10/12

Nessun commento:

Posta un commento