lunedì 22 ottobre 2012

Attentato alle guardie Wwf manomessi i freni dell´auto

Tagliare i tubi dell´impianto frenante di un´autovettura significa trasformarla in uno strumento potenzialmente mortale. Ed è stata sfiorata la tragedia giovedì a Lumezzane, dove alcune guardie volontarie del Wwf che stavano effettuando un servizio antibracconaggio, in località Prati Comuni, hanno rischiato veramente grosso. Dopo aver individuato un capannista che cacciava usando fringuelli e peppole come richiami (entrambe le specie sono protette), e che aveva abbattuto 7 fringuelli utilizzando anche un richiamo elettroacustico vietato, gli agenti sono tornati all´auto di servizio ridiscendendo dal passo del Cavallo. E alla prima curva hanno dovuto usare il freno a mano e affrontare un pericoloso testa-coda per non finire in un precipizio. Solo a quel punto hanno potuto verificare che mentre si spostavano sul territorio valgobbino qualcuno aveva fatto a pezzi l´impianto idraulico dei freni mettendolo fuori uso.
È stata l´imprevedibile conclusione da brivido di una giornata di attività grazie alla quale i cacciatori denunciati per vari illeciti nel solo mese di ottobre dagli operatori del Wwf sono saliti a 13: un elenco che comprende l´uccisione di specie protette e l´uso di richiami elettromagnetici; e del quale fanno parte oltre 100 capi di selvaggina poi sequestrati dalla polizia provinciale, dalla forestale, dai carabinieri e dalla polizia dopo la richiesta di intervento dei volontari.
«Questo episodio è di una gravità inaudita - commenta il coordinatore lombardo delle guardie Wwf Antonio delle Monache -: chi ha manomesso i freni voleva chiaramente uccidere i volontari. Esistono zone franche nel Bresciano nelle quali i bracconieri fanno quello che vogliono, ma non ci lasceremo intimorire. Speriamo che questo episodio faccia riflettere le associazioni venatorie: prendano le distanze dal bracconaggio e abbandonino le accuse strumentali alla vigilanza venatoria».
Vigilanza che si estende anche ai bresciani in trasferta: negli ultimi giorni, sempre le guardie del Wwf hanno denunciato per reati vari sette cacciatori «nostrani» all´opera in provincia di Pavia.-
bresciaoggi 20/10/2012

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