mercoledì 25 aprile 2012

Il Metrobus costa ma c´è la volontà di farlo crescere

BresciaOggi
mercoledì 25 aprile 2012

La metropolitana di Brescia esordirà come sistema di trasporto urbano integrato con bus e pullman di superficie. Ma per diventare economicamente sostenibile dovrà presto allargarsi al bacino extraurbano. Gli ultimi calcoli approvati in luglio dalla Loggia parlano di un onere di 50 milioni all´anno per l´intero sistema della mobilità urbana. Onere su cui pesano 30 milioni annui solo di rate dei 400 milioni abbondanti di mutui contratti per realizzare l´opera. Quando la politica deciderà che il prolungamento si dovrà fare, Brescia Mobilità non si troverà impreparata, perchè il presidente Valerio Prignachi svela che studi interni, almeno per ora non commissionati da nessuno, sono già in corso e lasciano immaginare la realtà del futuro prossimo. Ma per tradurli in realtà ci vorranno soldi al momento fuori portata tanto della Loggia che del Broletto.
NON È proprio quanto volevano sentire i consiglieri della Settima commissione provinciale, che ieri pomeriggio hanno gettato il primo sguardo sull´ampio spazio sotterraneo e luminoso della stazione Bresciadue. Ma almeno sanno che soluzioni sono allo studio. Sono rimasti stupiti, di fronte allo scenario tecnologico della stazione a cielo aperto. E ancor di più quando i tecnici di Brescia Mobilità hanno svelato i segreti tecnologici e gli automatismi del nuovo sistema di trasporto che - conferma l´assessore ai Lavori pubblici in Loggia Mario Labolani - taglierà il nastro al 31 dicembre di quest´anno, senza ritardi.
A far gli onori di casa, insieme a lui, ci sono il presidente di Brescia Mobilità Valerio Prignachi e il direttore generale Marco Medeghini, che spiegano il funzionamento della stazione, la bigliettazione e i controlli, i sistemi di sicurezza e di comunicazione. Ma dopo l´ammirazione arrivano le domande. Puntano su costi di gestione e sul prolungamento fuori dall´ambito urbano, appunto. Soprattutto quest´ultimo interessa gli uomini del Broletto guidati dal presidente Ruggero Marchioni, che mette sul tavolo pure la questione gara unica da affrontare in sede di commissione Trasporti congiunta Loggia-Broletto già chiesta e ottenuta.
SOLLECITATO dal Pd Fabio Ferraglio, Prignachi affronta il tema prolungamento verso la Valtrompia e svela che è allo studio un sistema tranviario lungo l´asse centrale (grosso modo parallelo al tracciato della Sp 345), servito da linee su gomma «a pettine» che raccordano le valli laterali. «La Valtrompia da sola è un bacino di 60 mila abitanti che non giustificherebbe un intervento da 650 milioni di euro, perciò è necessario raccordarla con Nave-Bovezzo, lumezzane, l´Alta valle - dice -, e forse sono maturi i tempi per pensare a un sistema basato su una linea di forza su rotaia che si connetta al metrò e consenta rotture di carico efficaci e rapide per i passeggeri provenienti da un bacino più ampio». Tanto più che la metropolitana finisce al Prealpino con una galleria di potenziale prosecuzione. La soluzione tecnica c´è, insomma, anche per il capolinea opposto, che da Sant´Eufemia potrebbe arrivare al nodo di Rezzato e intercettare tangenziale e autostrade, nonché per la direttrice verso Castegnato, da farsi a costi contenuti sul sedime ferroviario esistente. Sono i tre grossi tasselli che completerebbero il sistema di mobilità pubblica della «Grande Brescia». Ma i progetti sulla carta non bastano. Ci vogliono i soldi, e quelli per ora mancano. Anzi, richiederanno salti mortali solo per far funzionare il metrò in formato minimale.
PER REALIZZARE l´attuale tracciato con le sue 17 stazioni, a fronte di un costo di 935 milioni la Loggia ha contratto debiti per 402 milioni, che fanno 30 milioni all´anno di ammortamento. Il business plan prevede un aumento dei viaggiatori da 40 a 50 milioni circa. Calcolando la quota che la metropolitana toglierà ai bus (soprattutto dell´attuale linea 1), sui treni del metrò dovrebbe salire un milione e mezzo di passeggeri all´anno. Intanto l´effetto abbonamenti abbasserà a quota 0,40 euro l´attuale biglietto di 1,20 euro. E per portare in pareggio i costi di gestione il Comune dovrà sborsare altri 11 milioni, che si aggiungono ai sette già necessari per i bus di Brescia Trasporti e portano la cifra a 18 milioni di euro. Sommandoli con le rate dei mutui si arriva a 49,8 milioni annui, già di per sé difficilmente sostenibili.

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