lunedì 17 ottobre 2011

Lumezzane: Magliette in dialetto per ripulire il torrente Gobbia

E' un successo indiscusso quello del gruppo facebook «Generazione Lumezzanese» che da qualche mese è riuscito a coinvolgere il paese raggiungendo, ad oggi, oltre 2700 iscritti. Proposte, idee, ma anche numerose provocazioni e critiche vengono «postate» quotidianamente sulle pagine del social network, per sensibilizzare la cittadinanza ad una partecipazione attiva.
Negli ultimi mesi gli amministratori del gruppo hanno sondato alcuni temi cari agli utenti, per poi ideare un singolare progetto. L'idea è stata di realizzare, in collaborazione con il gruppo «Gaim» come partner per la vendita, una serie di magliette con alcuni detti in dialetto («Proèrbe e modi de di' che ghe ree a hcomparì») accompagnati da simpatiche vignette: «a faga i piaher ai adhegn he ciapa le pehade», «mei odhèl de boh che odhèl de gabbia», «el omea che ol gapeh ol foch en dol cul», «tel troaret chel del formai» e «faga ria ol gambu». Il ricavato sarà messo a disposizione del progetto votato dal «popolo». Tra le alternative si poteva scegliere di contribuire alla realizzazione di un'area per i cani, acquistare del materiale per abbellire «il muro del pianto», oppure contribuire all'acquisto di un gioco per bambini per il parco Avogadro. Ma la scelta dei 101 votanti è stata quella di acquistare attrezzi per pulire il torrente Gobbia nelle giornate organizzate dall'associazione «Colchidea».
Un centinaio di magliette saranno quindi pronte nei prossimi giorni e disponibili in alcuni negozi, altre verranno realizzate prossimamente.
Sul muro del pianto è decisamente il caso di aprire una parentesi: si parla della colata di cemento nata con la realizzazione della nuova piazza Giovanni Paolo II al confine con via Roma. Lo scorso anno il Comune aveva indetto anche un concorso per trovare una soluzione decorativa per abbellire il muro, al centro di molte polemiche. Tre i progetti presentati, nessuno dei quali ritenuto applicabile dalla Commissione esaminatrice. Le motivazioni? «Abbiamo spiegato ai partecipanti le ragioni artistiche per le quali il progetto non poteva essere realizzato - dice Lauretta Staffoni, responsabile del procedimento -. Questo non toglie che l'Amministrazione comunale organizzerà a breve un incontro per consegnare agli artisti un riconoscimento per il lavoro svolto». Qualcuno vorrebbe abbatterlo, altri si accontenterebbero di migliorarlo, altri ancora stanno raccogliendo delle firme per esporre la propria disapprovazione; il Comune non ha rilasciato grandi precisazioni, si è limitato a sottolineare che «si stanno valutando diverse opzioni».M.BEN.
(bresciaoggi 17/10/11)

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