venerdì 28 ottobre 2011

I sindaci: «Domeniche a piedi? Allora chiudete anche la 345»

Retali: «Non firmerò mai un´ordinanza di blocco solo per le vie interne al paese» Ma Lumezzane si smarca

Vanno bene le domeniche a piedi per combattere le polveri sottili (Pm10), ma solo a patto che chiuda pure la provinciale 345. I sindaci della Valtrompia apprezzano le misure più organiche di quest´anno, definite per tempo dal Broletto. Accettano l´automatismo del blocco domenicale dopo 12 giorni consecutivi di superi e le targhe alterne dopo 18 giorni, ma su quel punto non cedono. I 20 Comuni dell´area critica bresciana riusciranno a muoversi tutti insieme solo se chiuderà pure la provinciale valtrumplina.
Altrimenti sarà defezione, come l´anno scorso. Dopo l´appuntamento in Loggia di lunedì, stamane i sindaci torneranno a incontrarsi in Broletto. «Attendiamo delle risposte - dice il sindaco di Concesio Stefano Retali -. Abbiamo avanzato diversi rilievi e apportato modifiche al protocollo, ma resta da risolvere il punto critico della 345, che passa nel centro del paese, come la Sp 19; io non firmerò mai un´ordinanza solo per le vie interne, escludendo l´arteria principale. Siamo disponibili a ragionare, ma non firmeremo un documento vago».
ALLINEATI sulla stessa posizione sono tutti i sindaci dei Comuni attraversati dalla 345, e si aspettano che l´incontro di oggi faccia un pò di chiarezza. «Siamo disponibili - sottolinea Retali - ma le decisioni sulla provinciale devono essere prese dalla Prefettura e dall´assessore provinciale Corredo Ghirardelli».
«La 345 passa nel nostro centro e i cittadini che vi abitano nei pressi potrebbero circolare, mentre gli altri no - ricorda il sindaco di Gardone Vt, Michele Gussago -, e noi non accetteremo mai l´idea di cittadini di serie A e di serie B».
Il sindaco di Sarezzo Massimo Ottelli promette che alla riunione di oggi metterà sul tavolo questo problema. «La 345 prende l´85 per cento del traffico da Collio a Brescia - osserva - e se non si bloccasse anche quella accetteremmo una penalizzazione solo per pochi». Vero è che i blocchi domenicali scatterebbero dopo 12 giorni di superi consecutivi e «l´anno scorso la situazione si è verificata solo un paio di volte nei 4 mesi invernali - ragiona Ottelli - ma il problema vero resta. O tutti fermano il traffico o noi diremo di no».
Compatti, insomma, e con la consapevolezza comune che si tratta di «misure poco efficaci che servono solo a evitare le multe dell´Ue», come dice Gussago, mentre invita a seguire l´esempio di Gardone e a puntare su misure «strutturali» (fotovoltaico, fonti rinnovabili con emissioni controllate...).
Defilata, invece, la Valgobbia col sindaco di Lumezzane Silverio Vivenzi, che pensa soprattutto alla gente che lavora. «Tra targhe alterne e blocchi domenicali preferisco questi ultimi - dice - che almeno si fanno quando fabbriche e scuole restano chiuse».  (bresciaoggi )

Nessun commento:

Posta un commento