martedì 8 luglio 2014

Serrande giù e vetrine vuote: San Sebastiano lancia l'allarme

Negli ultimi mesi un pezzo della frazione prima occupato da vetrine e servizi si è svuotato; e l'impoverimento è diventato ancora più evidente perchè lo spopolamento si è concentrato in poche decine di metri, rappresentato dalla chiusura o dal trasferimento in breve di una filiale bancaria, di due negozi di abbigliamento e di un bar. Un brutto colpo per la popolosa e centrale comunità di San Sebastiano, a Lumezzane; che adesso reclama più attenzione e lancia una richiesta precisa: un vero centro di aggregazione per i cittadini. 
Il destinatario dell'appello è il municipio, che si trova proprio in questa frazione da sempre definita, anche per ragioni geografiche, il centro della Valgobbia. Attraversando negli ultimi mesi la zona storica di piazza Roma, quella più aperta e frequentata, si vedono chiaramente i segni lasciati dalla crisi economica. Prima la chiusura dello storico bar gelateria «Ghisla», poi le serrande abbassate della filiale Unicredit, per effetto della spending review adottata dalla banca, e a seguire l'addio di un conosciutissimo negozio di abbigliamento e calzature e infine il trasferimento a pochi chilometri di distanza di un altro punto vendita. E adesso la gente afferma che il centro non esiste più. 
«Chi doveva sbrigare le commissioni in banca o comprare scarpe veniva attirato da tutte le vetrine lungo una strada - ricorda la titolare da trent'anni di un'attività di abbigliamento rimasta sul posto - che ora non richiama più nessuno». In merito alla congiuntura economica il Comune non può di certo fare molto, ma viene tirato in ballo con le critiche relative al parco Giovanni Paolo II chiuso nella vecchia area ex Teorema e al «mausoleo» antistante (lo chiamano così), inutilizzato da mesi e ormai preda di giovani imbrattatori. 
C'è chi contesta l'erba alta e vorrebbe una fontanella con alcune panchine e un'area aperta ai cani più a Nord a disposizione del parco, ma anche una nuova segnaletica pedonale. Sono tutte proposte già rivolte alla precedente amministrazione e mai prese in considerazione per via delle casse civiche vuote. E quando si ricorda ai residenti che i due architetti bergamaschi progettisti del parco sono stati premiati due anni fa alla Triennale di Milano proprio per aver convertito l'area industriale in una zona verde scappa qualche sorriso amaro. 
Infine anche il campanilismo ci mette del suo, quando qualcuno fa notare che il punto acqua per la distribuzione gratuita si trova a Sant'Apollonio e a Piatucco, insieme al fatto che negli ultimi trent'anni nessun sindaco è stato residente a San Sebastiano. 
Fabio Zizzo
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