lunedì 28 aprile 2014

Dote scuola ridotta: i «tagli» scatenano la rabbia dei genitori

Sulla dote scuola, il contributo erogato dalla Regione Lombardia in favore degli studenti, per il prossimo anno scolastico si annunciano diversi cambiamenti. Il più importante, che è anche quello che ha fatto imbufalire molte mamme lumezzanesi (ma non solo), consiste nell´esclusione dalla dote degli alunni delle elementari statali e degli studenti delle superiori statali o dei Cfp, dal terzo anno in poi. «Quindi si potrà fare domanda solo per i figli che frequentano la scuola media e i primi due anni delle superiori o dei centri di formazioni - lamentano alcune mamme -. Questi limiti però non valgono per gli studenti delle paritarie, che potranno accedere alle dote scuola dalle elementari al quinto anno delle superiori».
La dote scuola si divide, infatti, in un sostegno per l´acquisto di libri di testo o dotazioni tecnologiche, assegnati agli studenti lombardi che frequentano le scuole statali e in contributi per gli studenti delle private. Nel primo caso la famiglia deve avere un Isee massimo di 15.458 euro, mentre il buono scuola è a sostegno degli studenti che frequentano una scuola paritaria o statale che prevede una retta di iscrizione e frequenza, ma di fatto solo le private hanno rette.
«I nuovi provvedimenti sono una presa in giro - protesta una mamma che di figli ne ha ben tre -. Hanno deciso di togliere la dote agli studenti che frequentano le scuole pubbliche, ma non naturalmente a quelli che vanno alle private paritarie. Siamo arrabbiati, in primis io che ne ho tre da mantenere a scuola: ed è anche obbligatorio mandarli a studiare fino a 17 anni».
E certi «privilegi» al contrario si notano anche nella vita di tutti i giorni: i commercianti ad esempio raccontano che chi va ad acquistare libri o altro con la dote scuola non ha di certo l´aspetto di chi ha bisogno di un sostegno pubblico. Molti arrivano a bordo di auto costose, indossano vestiti firmati e invece di pagare in contanti usano il blocchetto della dote scuola. Mentre chi ha problemi economici nella maggior parte dei casi questa «dote» non ce l´ha. M.BEN.

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